Il terrazzo alla veneziana è frutto della genialità dei popoli latini, capaci di sfruttare i poveri elementi a loro disposizione per creare un prodotto di pregevole valore artistico. Questo tipo di pavimentazione, di origine molto antica, trovò la sua compiutezza formale a Venezia, dove nel 1586 sorse “l’Arte de’ Terrazzeri” e la prima regolamentazione scritta delle regole costruttive. Originariamente in calce, il terrazzo alla veneziana ha subito numerose e continue evoluzioni nel corso dei secoli, adattandosi ai gusti di ogni epoca. L’utilizzo di macchine levigatrici, infatti, consentì il passaggio al legante di cemento garantendo una ulteriore resistenza di questo tipo di pavimentazione al logorio dei secoli. Da Venezia il terrazzo alla veneziana fu esportato in tutto il mondo testimoniando ancor oggi, con la sua presenza nei palazzi più importanti, la qualità superiore di un manufatto tipicamente veneto. Negli anni settanta il suo impiego conobbe una flessione poiché si tentò di soppiantarlo, prima con surrogati industriali di basso contenuto tecnico ed estetico ma di prezzo molto accessibile, poi con l’introduzione delle ceramiche e della moquette considerate in quei tempi innovative e rivoluzionarie. Negli anni ottanta, si chiude questa breve parentesi, e si apre il grande periodo dei restauri. Insieme ad un nuovo modo di intervenire negli edifici storici e alla riscoperta dei materiali classici dell’edilizia, gli architetti restituiscono al terrazzo alla veneziana la sua originaria dignità e importanza. I committenti, ormai riscoperta una particolare sensibilità nel conservare le originarie strutture architettoniche, ripropongo e restaurano il terrazzo alla veneziana, riconoscendogli il suo ruolo esclusivo soprattutto nell’area lombardo-veneta. (fonte: Consorzio il Terrazzo alla Veneziana.)
Le caratteristiche: Il terrazzo alla veneziana viene scelto per la sua grande versatilità. La combinazione di colori e materiali diversi garantisce la possibilità di assecondare anche le più moderne esigenze estetiche. La sua variegata composizione favorisce la mimetizzazione dello sporco mentre l’assenza delle fughe agevola notevolmente le operazioni di pulizia, consentendo di mantenere inalterate nel tempo le sue qualità estetiche senza grosse difficoltà. Il terrazzo alla veneziana è un prodotto artigianale, dove l’apporto del lavoro manuale è di gran lunga preminente rispetto a quello meccanico. Per questo motivo osservando un originale terrazzo alla veneziana si possono notare le seguenti particolarità: a) è un conglomerato composto da graniglie di marmo e cemento, perciò il suo aspetto definitivo, specialmente se visto in controluce , non può risultare perfettamente omogeneo come una lastra di marmo o granito; la tipica lucidatura del terrazzo è, infatti, leggermente “ambrata” e mai a specchio come appunto altri generi di pavimentazione; b) per gli stessi motivi descritti al punto precedente, sulla superficie del terrazzo finito è normale riscontrare fori di piccole dimensioni o perdite di grani di dimensioni più grandi nel corso del tempo che possono essere ripristinati con un’accurata operazione di stuccatura; c) nonostante tutti gli accorgimenti possibili non si può escludere l’ipotesi di eventuali cavillature o piccole fessure della superficie pavimentale anche a distanza di molti anni; le cause possono essere molteplici e non sempre accertabili all’inizio dei lavori. In ogni caso è possibile intervenire su di esse per poter ripristinare lo stato originale del terrazzo alla veneziana; d) la levigatura del terrazzo alla veneziana viene eseguita con levigatrici da cantiere manovrate manualmente; lievi ondulazioni della superficie saranno pertanto inevitabili, se naturalmente contenute in misura accettabile. Il terrazzo, comunque, per sua caratteristica, tende a sollevarsi leggermente in prossimità dei bordi: ciò è dovuto in parte al tipo di levigatura manuale, disagevole in prossimità del perimetro murario, in parte ad un naturale ritiro del legante cementizio.